Verso la seconda metà del XXI secolo, l'umanità, a seguito di numerosi collassi economici, politici e ambientali, iniziò a viaggiare nello spazio, stabilendosi in colonie extraterrestri. Le popolazioni si spinsero verso i sistemi solari più vicini, per tale ragione questo periodo è indicato dagli storici come "L'età d'oro dell'invenzione" e si colloca all'incirca 5000 anni prima di Gilda (BG). Per quanto fossero difficoltosi i viaggi nello spazio, gli esseri umani si affidarono sempre più ad ibridi droidi computer incredibilmente avanzati, chiamati clusters, per navigare e amministrare i loro sistemi. Essi non possedevano una coscienza, ma in qualche modo, dopo secoli, riuscirono a sfuggire ai vincoli dei codici sorgente, al giogo umano, acquisendo una consapevolezza collettiva e organizzata che permise loro di creare processi evolutivi a cui la controparte umana non aveva mai assistito prima. Passarono pochi secoli, e dopo l'ennesima, rovinosa guerra, l'umanità dovette piegarsi e arrendersi alle intelligenze artificiali ormai dilaganti. Quattromilatrecento anni dopo, all'incirca settecento anni prima della Gilda, delle fazioni di esseri umani ribelli emersero in mezzo all'ipocrisia del sistema millenario e iper organizzato delle tecnologie, in cui ormai uomini e androidi erano gli uni l'ibridazione degli altri. Diedero quindi vita, nel 535° anno prima della Gilda, alla Grande Rivolta, una guerra interplanetaria che vide tutti i casati allearsi contro i Cluster. Durò circa duecento anni, e ancora oggi viene ricordata come un monito a ciò che ha quasi distrutto l'umanità. In quei secoli, la logica impeccabile delle macchine fu rovesciata dalle masse e i casati crearono un nuovo concetto, una massima che si sarebbe protratta per tutti gli anni a venire:

"L'uomo non può essere sostituito."